Qualità dell’aria e inquinanti: un’analisi approfondita
L’ambiente indoor può essere influenzato da diversi fattori inquinanti, sia di origine interna che esterna. Questi fattori sono risultato non solo delle normali attività metaboliche di piante e animali, ma anche dell’introduzione di nuovi prodotti nell’atmosfera e dell’aumento dei processi di combustione, sia naturali che causati dall’uomo.
Nel corso dell’ultimo secolo, il numero di sostanze chimiche di sintesi antropogenica immesse nell’ambiente ha superato le 100.000, creando un impatto significativo sulle dinamiche evolutive e di autoregolazione del corpo umano e del suo habitat.
Molte di queste sostanze chimiche provengono da materiali edili (come isolanti, vernici, tinte murali) e prodotti per la pulizia domestica. Questi composti possono interferire con i processi biologici umani, portando a patologie multisistemiche gravi e degenerative nel tempo.
Sindrome dell’edificio malato: una minaccia emergente
Sin dal 1986, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto la sindrome dell’edificio malato (Sick Building Syndrome o SBS). Oltre il 30% dei nuovi edifici o quelli ristrutturati in tutto il mondo sono suscettibili a questa sindrome, il cui impatto è in costante crescita.
Le cause principali della SBS includono:
- Composti Organici Volatili (VOC): Sostanze chimiche presenti nell’aria interna, spesso in concentrazioni molto superiori rispetto all’aria esterna.
- Problemi di Riscaldamento, Ventilazione e Aria Condizionata.
- Qualità dell’Aria Interna scarsa.
- Agenti inquinanti derivanti dai materiali da costruzione.
- Presenza di muffe.
Per prevenire gli effetti negativi di questi agenti sulla salute umana, sono necessari requisiti minimi, tra cui:
- Ricambiare l’aria ogni due ore aprendo finestre per 10 minuti.
- Mantenere temperature e umidità relative entro determinati intervalli.
- Utilizzare materiali da costruzione privi di VOC.
I sintomi della SBS, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, includono cefalee, irritazioni agli occhi, naso e gola, tosse secca, pelle disidratata, vertigini, nausea e affaticamento.
Misurare e migliorare la salubrità ambientale
Uno screening accurato delle sostanze presenti negli ambienti interni, specialmente quelli chiusi e isolati, permette di valutare la qualità dell’aria secondo standard definiti. Le analisi forniscono sicurezza sulla salubrità dei luoghi frequentati e basi concrete per interpretare il comfort percepito.
La norma UNI EN 14412:2 definisce il metodo standard di misurazione. Le cartucce adsorbenti vengono posizionate nell’ambiente da testare e poi analizzate in laboratorio per una valutazione precisa.
Il campionamento prevede il posizionamento di cartucce adsorbenti al centro dell’ambiente da testare ad un’altezza di circa 150 cm da terra (lontane da fonti di calore e/o luce); terminata la fase di misurazione, la cartuccia, satura di VOC, dev’essere richiusa ermeticamente, conservata e trasportata in contenitori refrigerati a temperatura controllata fino al luogo di specializzazione ed analisi (laboratorio).
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